Ho sempre immaginato che sarei stata mamma di una bambina, anche due. Ho sempre sognato di avere una famiglia numerosa. Ho pregato ogni giorno di poter avere questo grande dono dalla vita. Ho ringraziato e ringrazio ogni giorno di aver avuto l’immensa fortuna di essere mamma, senza mai darlo per scontato.
Quando nella nostra vita più di 6 anni fa arrivò Ginevra, avendola sognata da quando di anni ne avevo circa 8 è stato un po’ come vedere un sogno che si realizza, da immaginazione a realtà, era tutto vero. Quando aveva solo 12 mesi abbiamo scoperto che saremmo diventato genitori un’altra volta e dentro di me ero certa sarebbe stata una bambina, avevo ragione, arrivò la nostra piccola Carolina.
Da quel giorno son passati 4 anni, quasi 5, e ormai avevo iniziato a considerarmi una “mamma di femmine” stessi giochi, stessi vestitini a fiori, amichette da condividere, treccine, nastrini e collant. Non ho mai abbandonato l’idea della famiglia numerosa e nonostante avessimo deciso di farle crescere un po’ prima di allargare la famiglia ho sempre dato per scontato che quando sarebbe arrivato il “momento giusto” per un terzo figlio questo sarebbe stata un’altra femmina, non perché fosse un mio desiderio, a me non sarebbe cambiato niente ma era una semplice sensazione, quasi una certezza.
Qualche mese fa scopriamo che era proprio questo il “momento giusto”

nel giro di pochi mesi la nostra famiglia si sarebbe allargata. Abbiamo tenuto il segreto con tutti, anche con le bambine (ed è stato davvero difficile) per avere la certezza che tutto andava per il verso giusto. Poi abbiamo fatto coming out e da quel momento è stato un continuo chiederci se era maschio o femmina e se avevamo già scelto il nome.
“Sarà sicuramente femmina” pensavo io fino alla visita fatta alla fine del terzo mese.
“Non vi ho ancora chiesto se volete sapere il sesso del bambino” esclama la dottoressa mentre muove l’ecografo sul mio ventre, ed eccoti lì, senza che lei dovesse aggiungere nulla in più avevamo già capito tutto.
Mi sbagliavo, eri un maschietto, sei un maschietto ed abbiamo amato l’idea di averti tra di noi dal primo istante che lo abbiamo saputo.

Abbiamo atteso la morfologica per avere tutte le conferme tra l’emozione incontenibile delle tue sorelle, ma tu già lo sai visto i baci le carezze e le parole dolci che ti sussurrano dal pancione. Credo siano così tanto curiose all’idea di vedere qualcosa “di nuovo”, di capire come sarai, con cosa vorrai giocare, di come saranno i tuoi amici, un fratello, che novità per loro che sanno solo cosa vuol dire avere per casa una sorella che cerca sempre di condividere (rubare) vestiti e braccialetti.
Non riesco ad immaginare come sarai e a come sarà la nostra vita un giorno che tu sarai qui accanto a noi ma son sicura che sarà un viaggio bellissimo.
Quel nome che scegliemmo quasi 7 anni fa tenendolo chiuso dentro ad un cassetto ha finalmente un volto che scopriremo a fine Maggio tra i compleanni delle tue sorelle, una ad Aprile e l’altra a Giugno, tu sei già riuscito ad infilartici in mezzo ancor prima di nascere!
So che la prossima domanda che mi farete riguarderà il nome che abbiamo scelto e son sicura che se conoscete di persona Ginni e Carol lo saprete già, ne vanno così fiere da dirlo a chiunque tutto d’un fiato. Dal mio canto però preferisco tenerlo per me ancora un po’, è un nome al quale sono legatissima a livello affettivo, così tanto da farmi emozionare ogni volta che lo vedo scritto o lo sento pronunciare e per adesso son certa di non voler sentire pareri ed opinioni che anche in buona fede finiscono sempre per venir fuori.
Tanto il tempo vola così veloce da far arrivare questo ometto alla velocità del vento, son sicura che in un battito di ciglia sarà qui accanto a me e rileggerò queste parole con la malinconia tipica di noi mamme, che vediamo crescere i nostri figli sempre troppo in fretta!
Xo Elisa